Riccardo Macor (detto Lillo)
Ho conosciuto PS76 nel 2011, ma conoscevo Pippo e diversi ingegneri che ci lavoravano da tempo.
In prospettiva di cessare la mia attività professionale (che peraltro non è ancora cessata) ho pensato fosse venuto il momento
di mettere a disposizione di qualcuno la mia esperienza di ingegnere meccanico multiforme.
In effetti la mia esperienza professionale è stata molto varia e si è svolta tra tubifici, acciaierie, centrali nucleari, stabilimenti
di trasformazione di materie plastiche e progetti di riconversione industriali.
Mi sono trovato da subito in sintonia con il modo di lavorare dell’associazione, perché i progetti in corso erano tutti caratterizzati
dall’aiuto a persone di aree povere attraverso l’utilizzo delle risorse del territorio in cui vivono, finalizzato all’avviamento di attività produttive
autonome e autosostenibili economicamente.
Più che la mia esperienza professionale però è stata la mia esperienza di contadino della domenica che mi ha fatto entusiasmare del progetto
di raccogliere nei villaggi della Guinea Bissau i noccioli dei frutti delle palme, attuamente inutilizzati, e di trarre dai gusci combustibile
ad alto potere calorifico e dai semi olio pregiato, entrambi facilmente commerciabili.
In questo modo si mette in moto un processo con ricaduta economica sui villaggi e su tutti quelli che ci lavorano.
In effetti in Africa tutto è più difficile di quanto non si possa pensare.
Alla prima prova la pressa che doveva schiacciare i semi si è rotta, è stata riportata dal costruttore in Italia, è stata modificata radicalmente,
riportata in Guinea Bissau e prossimamente sarà riprovata.
Se tutto andrà bene in pochi mesi si ripagherà e consentirà di comprare un’altra pressa e così avanti.
I noccioli da rompere in Guinea Bissau non mancano proprio!