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Sono entrato in PS76 subito dopo la sua nascita, ero reduce insieme ad Enrico Mantero (tutti e due siamo medici),  a mia moglie, figli ed altri amici (che non fanno parte di PS76) da una significativa esperienza in Rwanda.  Al ritorno  abbiamo deciso di costituirci in associazione (Komera Rwanda!) per aiutare concretamente la missione in cui siamo stati accolti e di cui abbiamo toccato con mano le esigenze e le necessità più impellenti. Per questo scopo è anche iniziata l'operazione Riso.
Poiché nessuno di noi era in grado di affrontare alcuni temi di primaria necessità (agricoltura, energia ecc....) abbiamo cercato chi potesse aiutarci ad affrontare questi aspetti, e siamo arrivati così a Pippo e a PS76.
Nel frattempo anche Andrea Montanari è stato coinvolto attivamente sul campo rwandese, ha messo a punto sul posto il progetto agricolo di Gatare che prevede l'impiego di numerose famiglie locali per una coltivazione più razionale dei terreni della missione (Missione delle suore Figlie del Divino Zelo), con l'intenzione di attivare una piccola "scuola di agricoltura.
Il progetto ha ricevuto il finanziamento da parte della Regione Liguria (vedi progetto PS76 n° 009)
Andrea ha anche messo a punto il progetto di una centrale elettrica fotovoltaica.
Ormai da due anni è ben avviato il progetto "pediatria" finalizzato alla riduzione della mortalità infantile, e da settembre è operativo l'ambulatorio odontoiatrico. (informazioni sui progetti e sulle realizzazioni sono sul nostro sito: www.komerarwanda.org )
La collaborazione con PS76 è  iniziata subito con  la consegna di un generatore di corrente, inviato a Gatare nel 2005 e attualmente indispensabile per il funzionamento del centro di sanità. Il progetto agricolo è stato steso insieme e si avvale della collaborazione e dei consigli di Fabio Palazzo.
Devo ammettere che nell'ambito di questa collaborazione, è più quello che ho da prendere che non quello che posso dare, vista la mia limitata (minima) competenza tecnica, ma non si sa mai, dalla cooperazione vengono spesso a galla aspetti inattesi.
Un caro saluto
Emanuele

Emanuele di Rovasenda, dopo lunga sofferenza sopportata con coraggio, ci ha lasciati la vigilia di Natale del 2012.